BEATA MARIA DEGLI ANGELI
1661 – 1717
Memoria facoltativa, 16 dicembre
Nacque a Tolino il 7 gennaio 1661, ultima degli undici figli dei conti Donato Fontanella di Baldissero e Maria Tana di Santena. A quattordici anni, orfana già di padre, superata con fermezza l’opposizione materna, entrò nel monastero delle Carmelitane Scalze di S. Cristina, fondato il 30 aprile 1639 dai principi di Savoia. Il 19 novembre 1675 vestì l’abito religioso, lasciando il nome di Marianna e il 26 dicembre 1676 emise la professione religiosa. Lunghi anni di indicibili sofferenze, sopportate con eroica serenità, affinarono il suo spirito fino alla mistica trasformazione in Dio. La fama della sua santità s’impose alla stima e fiducia delle consorelle e dei concittadini. Eletta priora a trentatré anni con dispensa apostolica, venne confermata in tale carica altre tre volte; ebbe pure l’incarico di maestra delle novizie. Nel 1702 fondò un nuovo Carmelo a Moncalieri.
Manifestò la sua carità verso il prossimo e la patria con la preghiera continua, con la sua vita d’immolazione, con la delicatezza e premura nell’accogliere e consolare tutti. I reali erano tra i suoi ammiratori e confidenti. Impetrò dal Signore la fine della guerra e la liberazione di Torino nel 1696: ascrivendo ciò alla intercessione di s. Giuseppe, ebbe la gioia di farlo proclamare patrono della città con un triduo solenne a S. Cristina. Pochi anni dopo si rivolse alla Vergine per ottenere nuovamente la salvezza di Torino dall’imminente pericolo di assedio e invasione da parte delle truppe francesi: il 7 settembre 1706 le forze unite del duca Vittorio Amedeo e del principe Eugenio di Savoia riportarono, come la beata aveva predetto, una decisiva vittoria, per celebrare la quale venne costruito a Superga il famoso tempio votivo.
Maria degli Angeli visse da vera figlia di s. Teresa di Gesù, zelandone la piena osservanza della regola e dei consigli; si distinse per illibata purezza – tale da richiamare s. Luigi Gonzaga, di cui era parente per parte di madre – per intenso amore al patire, per zelo apostolico, per il continuo suffragio delle anime del purgatorio, per una tenerissima devozione verso la Vergine e s. Giuseppe. Fu perciò arricchita da Dio di straordinari carismi. Morì a Torino il 16 dicembre 1717, lasciando molte lettere e alcune relazioni spirituali autobiografiche (inedite).
Il 1722 vennero iniziati i processi canonici. Pio VI il 5 maggio 1778 ne proclamò l’eroicità delle virtù e Pio IX il 25 aprile 1865 decretò l’onore dei beati. II suo corpo riposa in Torino nella chiesa di S. Teresa, opera dell’architetto Giovenale Delponte, sotto un magnifico altare, di fronte alla monumentale cappella di S. Giuseppe, capolavoro di Filippo Juvarra.
(Giovanni di Gesù Maria, Santi del Carmelo)